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Valutazione del Rischio di fulminazione: tutto quello che devi sapere.

La Valutazione del Rischio di fulminazione consiste nel verificare la necessità di dotare un edificio di un impianto o di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. Al fine di rispettare la normativa vigente, i datori di lavoro sono obbligati ad eseguire e aggiornare tale Valutazione, per verificare che impianti, strutture e persone siano protetti dagli effetti di fulmini e sovratensioni. Scopri come realizzare la Valutazione del Rischio fulminazione e tutti gli obblighi normativi ad essa collegati.

Valutazione del Rischio di fulminazione: tutto quello che devi sapere.

La Valutazione del Rischio di fulminazione consiste nel verificare la necessità di dotare un edificio di un impianto o di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. Al fine di rispettare la normativa vigente, i datori di lavoro sono obbligati ad eseguire e aggiornare tale Valutazione, per verificare che impianti, strutture e persone siano protetti dagli effetti di fulmini e sovratensioni. Scopri come realizzare la Valutazione del Rischio fulminazione e tutti gli obblighi normativi ad essa collegati.

La Valutazione del Rischio di fulminazione rientra tra gli obblighi del datore di lavoro previsti dal Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro.
Si tratta di una valutazione obbligatoria, che deve essere eseguita al fine di adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza sul lavoro e la protezione dei lavoratori dalle scariche atmosferiche.

Il rischio di fulminazione rientra nel capo III del Titolo III del D.lgs. 81/08 dedicato agli “Impianti ed apparecchiature elettriche”.

L’Articolo 80 prevede, tra gli obblighi del datore di lavoro, anche tutte le misure per la salvaguardia dei lavoratori dai “rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, quelli derivati da (…) fulminazione diretta ed indiretta (…)”.

L’Articolo 84 specifica: “Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini realizzati secondo le norme tecniche”.

ATTENZIONE: Lo stesso obbligo normativo è valido per gli Amministratori di Condominio: in presenza di figure quali portinaio, impresa di pulizie, idraulico, tecnici manutenzione ascensore, ecc. l’amministratore – in veste di datore di lavoro – è sottoposto a D.lgs. 81/08 che obbliga ad effettuare la Valutazione dei rischi sul lavoro, tra cui il rischio di fulminazione, ed aggiornarla ogni 5 anni.

Si prendono in considerazione le due tipologie di fulmini che possono interessare strutture e persone:

– fulmine discendente (nube-terra)
– fulmine ascendente (terra-nube)

Questi possono colpire una struttura direttamente o indirettamente:

S1 – Fulmine diretto sulla struttura;
S2 – Fulmine nelle vicinanze della struttura;
S3 – Fulmine diretto su una linea entrante;
S4 – Fulmine nelle vicinanze di una linea entrante.

Possono essere diversi:

D1 – Lesioni a esseri viventi provocate da folgorazioni dovute a tensioni di contatto e di passo;
D2 – Incendio, esplosione, reazioni meccaniche e chimiche a causa degli effetti fisici del fulmine;
D3 – Guasto degli impianti elettrici ed elettronici a seguito di sovratensioni.

Le perdite possono essere molto diverse a seconda del tipo struttura, del suo utilizzo e del materiale di costruzione:

L1 – Perdita di vite umane (lesioni o morte di persone);
L2 – Perdita di servizio al pubblico;
L3 – Perdita del patrimonio culturale;
L4 – Perdita di valore economico.

Dalla somma di tali elementi verrà stimato il relativo rischio, che potrà essere:

R1 – rischio di perdita di vite umane, inclusi i danni permanenti;
R2 – rischio di perdita di servizio pubblico;
R3 – rischio di perdita di patrimonio culturale insostituibile;
R4 – rischio di perdita economica.

Le norme internazionali (IEC 62305) partendo dalle definizioni sopra riportate, permettono di stimare un valore R di Rischio che l’edificio analizzato venga colpito e subisca danni da fulminazione.

I componenti di rischio Rx derivano dalla seguente equazione:

Rx = Nx *Px *Lx

dove:
Nx rappresenta il numero annuo di fulmini che interessano la struttura;
Px rappresenta la probabilità di danno;
Lx rappresenta la perdita conseguente al danno.

Il confronto tra il Rischio R individuato in questo modo e il Rischio accettabile RT (definito dalle norme CEI EN IEC 62305-2) fornisce informazioni sui requisiti e il dimensionamento delle misure necessarie per la protezione contro i fulmini.

Il valore di Ng indica il numero di fulmini a terra per chilometro quadrato in un anno in una determinata zona e costituisce uno dei dati necessari per redigere il Documento di Valutazione del Rischio di fulminazione.

Fino al 30 giugno 2014, il valore di Ng era indicato per ogni Comune d’Italia nella Guida CEI 81-3, poi abrogata. Successivamente, i valori di Ng sono stati ricavati dai sistemi di localizzazione dei fulmini secondo le indicazioni contenute nella nuova Guida CEI 81-30.

A partire dal 1° giugno 2020, anche la Guida CEI 81-30 è stata abrogata e per calcolare il rischio fulminazione è stata introdotta un’ulteriore Guida CEI 81-29 che si rifà alla norma CEI EN IEC 62858, che indica come i dati debbano essere rilevati ed elaborati a partire dall’utilizzo di database validati, tenendo conto delle coordinate geografiche del punto di interesse.

Fino al 31 maggio 2020 non era definita una scadenza per il valore di Ng: una volta effettuata la valutazione del calcolo probabilistico di fulminazione, il valore utilizzato si considerava stabile e non era quindi previsto nessun obbligo di aggiornamento del documento di valutazione.
Nel 2020 la CEI 81-30, norma di riferimento per il calcolo di Ng, è stata abrogata e a partire dal 1° giugno 2020 tale dato deve essere elaborato come prescritto dalla norma CEI EN IEC 62858, che introduce la necessità di aggiornare tali valori almeno ogni 5 anni, per garantirne l’adeguamento nel tempo rispetto al mutamento delle condizioni climatiche.

Tale aggiornamento impone di verificare ogni 5 anni la validità della valutazione del rischio effettuata per il proprio edificio.

Aggiornare la propria Valutazione Rischi individuando il nuovo valore di Ng e confrontarlo con il valore precedente.
Se il valore del nuovo Ng è superiore a quello antecedente (pre-2020), occorrerà provvedere all’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio di fulminazione.

Altri dati rilevanti ai fini della Valutazione, sono le caratteristiche della struttura, quali:

  • tipologia e materiale di costruzione;
  • persone e contenuto;
  • linee elettriche in entrata ed in uscita;
  • impianti e apparecchiature presenti;
  • esistenza di una protezione dai fulmini;
  • struttura potenzialmente pericolosa per l’ambiente, in caso di danno (ad esempio per emissioni in atmosfera di varia tipologia).

 

Il datore di lavoro dovrà provvedere ad effettuarla allo scopo di predisporre una giusta protezione dagli effetti di tale rischio facendo ricorso all’esperienza di un tecnico specializzato in materia, in grado di occuparsi della raccolta e dell’analisi dei dati necessari alla valutazione (caratteristiche ambientali, della struttura, degli impianti, stima di eventuali perdite), al fine del determinare il grado di rischio dell’edificio e la necessità o meno di installare un sistema di protezione da fulmini e sovratensioni.

Euthalia mette a disposizione di aziende, consulenti, tecnici progettisti, amministratori di condominio e privati tutto il suo know-how e un ufficio tecnico di comprovata esperienza per l’analisi dello stato di fatto documentale e l’implementazione di tutte le soluzioni di difesa da fulmini e sovratensioni.

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