Un fulmine che cade al suolo può colpire qualsiasi cosa, anche gli immobili in cui abitiamo, causando gravi danni alle persone, alle strutture e ai dispositivi connessi alle linee elettriche.
Le intense scariche provocate dai fulmini e gli sbalzi di corrente che si generano sulle linee entranti nelle abitazioni, possono essere molto pericolose e danneggiare irrimediabilmente le apparecchiature domestiche.
Nel caso dei condomini possono essere colpiti sia gli impianti elettrici delle singole unità abitative, che gli impianti di uso comune al servizio dell’intero condominio come cancelli elettrici, ascensori e impianti di videosorveglianza. L’eventuale danno subito su un impianto comune potrebbe interferire anche sugli impianti privati e viceversa.
Come evitare questi danni? Prima di scoprire le soluzioni, vediamo cosa dicono le norme e chi è la persona di riferimento per questo genere di problematiche.
Ancora una volta è l’amministratore condominiale che deve fare riferimento a precise norme tecniche riguardanti la protezione dei condomini dai fulmini e adeguare gli impianti della struttura condominiale alle norme di sicurezza vigenti.
Scopriamole insieme.
Fulmini sul condominio: gli obblighi normativi a cui deve adempiere l’amministratore
La normativa equipara gli Amministratori di condominio ai Datori lavoro, pertanto, devono fare riferimento al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 81/08) e in particolare gli articoli 80 e 84.
Nel caso specifico, l’art. 84 del decreto sopracitato stabilisce che
“…è fatto obbligo al datore di lavoro di provvedere affinché gli edifici, gli impianti, le strutture e le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini. A tal fine redige un documento di valutazione del rischio fulmini e predispone, se del caso, un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche.”
Rischio di fulminazione: il Condominio sarà protetto?
La serie di norme tecniche CEI EN 62305 tratta i principi generali alla base della protezione contro il fulmine ed è composta da quattro Parti; quella a cui bisogna fare riferimento per condurre la Valutazione del Rischio di fulminazione sull’edificio è la CEI EN 62305-2.
La norma considera 4 tipologie specifiche di rischio, che determinano differenti perdite da fulminazione:
- R1 (perdita di vite umane);
- R2 (perdita di servizio pubblico essenziale);
- R3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile);
- R4 (perdite economiche).
La valutazione del rischio R1 è sempre obbligatoria nei luoghi di lavoro e quindi anche nei condomini, al fine di garantire che vengano adottate tutte le misure di sicurezza necessarie ed eliminare i rischi generati dalle scariche atmosferiche nei confronti delle persone: si pensi all’innesco di un incendio o a danni da elettrocuzione generati durante l’utilizzo di apparecchiature colpite da sovratensioni.
Il grado di rischio della struttura, nel caso in cui venisse colpita da fulmini o sovratensioni, è valutato in base a molteplici parametri (caratteristiche del fenomeno, della posizione geografica, delle misure di protezione presenti o previste, etc.) e richiede un’attenta analisi.
Se dalla Valutazione del Rischio di fulminazione dovesse risultare che il condominio necessita di un impianto di protezione, l’Amministratore condominiale ha l’obbligo di provvedere alla protezione dello stesso mediante l’installazione e la verifica periodica di un impianto di protezione da scariche atmosferiche.
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Il nuovo aggiornamento sulla valutazione del rischio fulminazione da scariche atmosferiche è valido anche per il Condominio
Negli ultimi anni le norme tecniche sono in parte cambiate.
Gli aggiornamenti più recenti hanno introdotto, nel 2020, nuovi parametri di valutazione: la Frequenza di danno e l’aggiornamento del valore Ng (numero di fulmini a terra per chilometro quadrato in un anno). Quest’ultimo valore deve essere aggiornato ogni cinque anni, per garantirne l’adeguamento nel tempo rispetto al mutamento delle condizioni climatiche.
Tale aggiornamento impone quindi al Datore di lavoro, nel caso che stiamo analizzando all’Amministratore di condominio, di riverificare ogni cinque anni la validità della Valutazione del Rischio effettuata per il proprio edificio.
In seguito agli aggiornamenti normativi di cui sopra, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 29, comma 3, del D.lgs. 81/08, la Valutazione dei Rischi, se antecedente a giugno 2020, deve essere immediatamente rielaborata e le misure di prevenzione aggiornate di conseguenza.
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Queste norme sono valide in qualsiasi caso?
L’obbligatorietà della realizzazione della Valutazione del Rischio di fulminazione è indipendente dalla presenza o meno di personale subordinato che opera all’interno del condominio.
La presenza di personale addetto alle pulizie, tecnici per la manutenzione o verifica dell’impianto ascensore, giardinieri, etc. implica la necessità di valutare il rischio dovuto al fulmine e adottare le necessarie misure di protezione.
In caso di assenza di personale subordinato, trova applicazione la norma CEI 64-8 che prescrive che gli impianti elettrici siano dotati di misure di protezione contro le sovratensioni, da installare secondo un progetto elaborato da un tecnico specialista solo dopo aver valutato il rischio di fulminazione, come previsto dalla Norma CEI EN 62305.
ATTENZIONE! Nel caso in cui fulmini o sovratensioni dovessero causare danni all’edificio o alle persone, la compagnia assicurativa del Condominio potrebbe richiedere una copia del Documento di Valutazione del Rischio di fulminazione. Se questo non fosse presente o se ne scaturisse la necessità di misure di protezione che non sono state adottate, potrebbe respingere una richiesta di risarcimento.
Quando installare un impianto di protezione da scariche atmosferiche sul condominio?
- Nel caso in cui il rischio valutato e dichiarato nella Valutazione del Rischio di fulminazione dell’edificio dovesse essere maggiore rispetto al rischio tollerabile (Rt) definito dalla Normativa di riferimento, l’Amministratore deve provvedere all’installazione di un sistema di protezione da fulmini e sovratensioni sul condominio e programmare gli interventi di manutenzione dello stesso, finalizzati a garantirne il corretto funzionamento.
- Nel caso in cui l’edificio fosse stato già colpito da fulmini e l’Amministratore o i condomini desiderassero proteggere persone, struttura e dispositivi, da ulteriori rischi e danni.
- Nel caso in cui Amministratori e condomini desiderassero prevenire rischi e danni generati da fulmini e sovratensioni.
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